Segni in libertà
Lo faccio raramente, più che altro per paura, per timore di scoprire i miei limiti, ma a volte mi piace posare prendere la matita, una abbastanza morbida, meglio se leggermente spuntata, e iniziare a tracciare dei segni, senza sapere di preciso dove andranno a finire.
Piano piano, dalle linee confuse e grossolane emerge qualcosa e allora cerco di capire cos'è, cerco di definire quella forma, a volte correggo le proporzioni, gli errori, altre no, non hanno importanza, così rimangono sul foglio e in qualche modo mi rendo conto che anche gli errori danno forza a quello che ne è emerso.
Allora mi accorgo che forse dovrei farlo più spesso.
Piano piano, dalle linee confuse e grossolane emerge qualcosa e allora cerco di capire cos'è, cerco di definire quella forma, a volte correggo le proporzioni, gli errori, altre no, non hanno importanza, così rimangono sul foglio e in qualche modo mi rendo conto che anche gli errori danno forza a quello che ne è emerso.
Allora mi accorgo che forse dovrei farlo più spesso.
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